Mobilizzazioni
Le mobilizzazioni sono utili da un punto di vista articolare (prevenzione delle retrazioni e, se ciò non è possibile, scioltezza delle articolazioni); da un punto di vista muscolare (allungamento del muscolo o di un gruppo muscolare, diminuzione delle contratture e mantenimento o recupero della forza muscolare); da un punto di vista neurologico (il movimento permette di restituire le immagine motorie e di evitare la perdita dello schema corporeo); dal punto di vista circolatorio (per effetto del pompaggio (aumento della gittata arteriosa, venosa e linfatica) il movimento agisce sulla circolazione, nutrendo quindi i tessuti, evitando l’osteoporosi e gli edemi da stasi); dal punto di vista psichico (il movimento praticato durante una malattia o una affezione mantiene alto il morale del paziente che vede negli esercizi una speranza di guarire).
Immobilizzazioni
E’ una tecnica preventiva che impedisce al paziente di adottare inconsciamente posizioni errate, inoltre, in caso di deformazioni o posizioni difettose dovuta a una retrazione delle parti molli e non articolari, l’ immobilizzazione può avere anche un effetto curativo. Le immobilizzazioni considerano sempre le posizioni funzionali e rispettano sempre le seguenti condizioni:
- deve essere progressiva in quanto un posizionamento raggiunto in modo graduale è più efficace di una intensiva e dolorosa che impedisce la distinzione muscolare,
- occorre assicurarsi che il paziente sia posto in una posizione adeguata che possa dormire e che lo stesso mezzo di immobilizzazione non sia irritante o tagliente.
La mobilizzazione passiva forzata
Consiste nel vincere le resistenze offerte non più dalla contrazione muscolare del paziente, ma da aderenze cicatriziali, retrazioni cutanee, muscolari, capsulari, ecc. che si sono ormai prodotte.
Rafforzamento muscolare
Punta al miglioramento del tono muscolare, sfruttando differenti tipi di contrazioni muscolare (isotonica o isometrica) e differenti tipi di lavoro ( analitico o globale).
Chinesiterapia Attiva
Esercizi funzionali
Lo scopo di tali esercizi è quello di reintegrare gradualmente il paziente alla vita di tutti i giorni e a quella sociale e di aiutarlo a ritrovare la propria indipendenza. Consiste nel mantenere in piena efficienza quei muscoli e quelle articolazioni non colpiti da malattie o traumi quando il paziente è costretto al riposo per una qualsiasi causa.
Tecniche di facilitazione neuro-muscolare
Sono delle metodiche chinesiterapiche volte a migliorare l’attività dei muscoli paretici o plegici mediante l’attivazione di meccanismi centrali. In pratica esse consistono nell’esecuzione di particolari manovre o nel mantenimento di determinate posture, che stimolano i recettori periferici, provocano la liberazione di impulsi afferenti la cui ripetizione induce una modificazione temporanea o permanente di neuroni e di interi circuiti sinaptici.
Indicazioni principali:
- abbinata ad ogni terapia strumentale; nei blocchi articolari in tutte le forme di ipotonotrofia
- come azione mobilizzante e trofica
Controindicazioni principali:
- non esistono controindicazioni generali.